Gli ospiti

Intervengono in questa edizione:


 

Alberto Brodesco

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Alberto Brodesco, PhD in Studi Audiovisivi. Le sue pubblicazioni si concentrano principalmente sull’immaginario tecnoscientifico al cinema/nella serialità televisiva e sui confini del rappresentabile (violenza, morte, pornografia, freaks) nei vecchi e nuovi media. È autore di Una voce nel disastro. L’immagine dello scienziato nel cinema dell’emergenza (Meltemi, 2008) e Sguardo, corpo, violenza. Sade e il cinema (Mimesis, 2014). Scrive sulle riviste di cinema e discussione culturale Cinergie – Il cinema e le altre arti, Scenari – Mimesis e Nazione Indiana.

 

Luca Ferri

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Si occupa di immagini e parole. Autodidatta, dal 2011 si dedica alla scrittura, alla fotografia e alla regia di film presentati in festival nazionali ed internazionali. Il suo primo lungometraggio di finzione Abacuc, è stato presentato al Torino Film Festival e al Festival de Mar del Plata. Presente in concorso al Festival CinemaZERO per la prima volta nel 2012 con  kaputt/katastrophe, vince nel 2014 con caro nonno. Nel 2016 è in concorso alla 73^ mostra del cinema di Venezia nella sezione Orizzonti con il film Colombi.

 

Alessio Galbiati

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Tra le altre “cose” è fondatore e direttore di Rapporto Confidenziale – rivista digitale di cultura cinematografica.

 

Bruno Rocchi

 

Nato a Bergamo negli anni ottanta, dopo la laurea in cinema all’università di Bologna ha frequentato un corso di videoreporter a Milano. Nel 2015 ha prodotto in totale indipendenza un documentario sulla situazione lavorativa nel Rif, Bled el makhzen, e un reportage sulla frontiera di Melilla, Monte Gourougou (premio del pubblico al Festival CinemaZERO 2015). Attualmente sta portando avanti un progetto ambientato tra una fabbrica occupata di Zurigo, un villaggio senza elettricità in Senegal e una radio che trasmette i sogni della gente.

 

Andrea Sanguigni

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Si è laureato in Filosofia della religione all’Università La Sapienza di Roma, ha frequentato il corso superiore in Teologia Medioevale presso la Sorbona, e ha un master presso L’Accademia delle Scienze della Federazione Russa. Dopo aver lavorato a una serie di cortometraggi, nel 2010 realizza con Federica Di Giacomo Housing, film documentario, prodotto da Rai Cinema. Vince il Premio Solinas, nel 2014, per la migliore sceneggiatura nella sezione documentari: ne nasce il film documentario Liberami, per la regia ancora di Federica Di Giacomo, che vince il premio al miglior film nella sezione di concorso Orizzonti di Venezia 73. Inoltre collabora con il periodico Alias (Il Manifesto); ha fonda, dirige e scrive sulla rivista di arte ipercontemporanea Bang Art; ha pubblicato, sull’Enciclopedia delle Arti del XX secolo, presso Electa-Mondadori, un saggio sul cinema e la relatività generale. Ed è inoltre analista di progetti cinematografici stranieri per Rai Cinema 01.

 

Hernan Talavera

 

Cerca di svelare il mistero del quotidiano attraverso un’osservazione circospetta della realtà; per riuscirci, lavora al suo cinema nella stessa maniera intima e solitaria con la quale si dedica alla sua pittura. Dopo il diploma in Belle Arti, ha approfondito i propri studi in laboratori con artisti e cineasti di prestigio internazionale come, fra gli altri, Abbas Kiarostami, Bill Viola e José Luis Guerin. Le sue opere sono state esposte in musei e centri d’arte spagnoli come il CCCB di Barcellona e il Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía di Madrid, e internazionali come il Museum of Contemporary Art di Chicago o l’ICA di Londra. Ha diretto i cortometraggi Cuatro postales a Marta (premio della giuria al Festival CinemaZERO 2015), Interiorismo e In memoriam, oltre a vari video-poemi e video-haiku.