Festival 2008

manifesto2008

Mercoledì 26 novembre 2008

ore 20.30, Cinema San Marco, Via S.Bernardino 8, Trento

demurtas

Proiezione opere in concorso

gaglianone

retrospettiva

15′ / 1992

12′ / 1995

DANIELE GAGLIANONE

Era meglio morire da piccoli

Un’elegia dedicata agli amici perduti e a quelli ritrovati. una riflessione visiva sul senso di perdita dei luoghi fisici e mentali dell’infanzia.

E finisce così

Tre ragazzini, teppistelli della periferia di Torino, giocano su un piazzale sterrato e parlano di sé e dei propri idoli; presto, però, in un vecchio capannone industriale devono fare i conti con “quelli più grandi”.

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Daniele Gaglianone

Nato ad Ancona nel 1966, si è laureato in Storia e Critica del Cinema presso l’Università di Torino. Dai primi anni Novanta collabora all’Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza (ANCR) per il quale ha realizzato, tra il ‘91 e il ‘97, numerosi documentari. Nel 1998 ha collaborato alla sceneggiatura e lavorato come assistente alla regia per il film Così ridevano di Gianni Amelio, Leone d’oro alla Mostra di Venezia. Del 2000 è l’esordio nel lungometraggio con I nostri anni, selezionato alla Quinzaine del festival di Cannes 2001 e vincitore del Jerusalem Film Festival 2001 e della Sacher d’oro per la miglior opera prima. Nel 2004 il suo secondo lungometraggio Nemmeno il destino partecipa nella sezione Giornate degli Autori al Festival del cinema di Venezia dove riceve il premio Lino Miccichè dalla giuria della Scuola Nazionale di Cinema come miglior lungometraggio italiano presente alla Mostra. Nel 2005 il film vince il Tiger Award all’International Film Festival di Rotterdam e il premio speciale della giuria al Festival di Taipei a Taiwan. Nel 2008 presenta nella sezione “Ici et Ailleurs” del Festival di Locarno il documentario sulla Bosnia Rata nece biti – la guerra non ci sarà.

gomma

Fuori concorso

GOMMA WORKSHOP

Chi è Bret L / Kaleya

 

 

DIBUCOINBUCO

Fuori concorso

MARCO LUCISANO

Al di là del buco

Dal progetto DiBucoInBuco di Basilio Puglia e Tonio Guagnano.

“Al di là del Buco“ è una video-sintesi che attraverso un triplice sguardo mostra una mente collettiva durante il processo creativo di “Di Buco in Buco“, espressione concreta di un’utopia lavorativa, laboratorio aperto. “Di buco in buco “ è un’opera audiovisiva in cui i movimenti video sono composti da elementi fotografici e dove la voce narrativa fa da vero collante. Usando la metafora del sogno, “Di Buco in Buco “ è costruito secondo una seria di allegorie in apparenza dissociate “ […] la connessione all’esperienza dimostra che realtà e sogno non sono distinti:” ( Schopenauer ). Solo il” chirichichi dei galli la mattina presto” e il conseguente risveglio scindono la realtà dal sogno.

133

Fuori concorso 

 

 

 

LUIGI PEPE / MATTIA PELLI

133/2008

133/2008 è la legge che taglierà i fondi alla ricerca e all’università e che prevede di trasformare quest’ultime in fondazioni private. Contro questo rischio molti studenti universitari si sono ribellati e hanno cercato di far sentire la propria voce. Anche a Trento è successo questo. Due filmmaker indipendenti hanno cercato di catturare i momenti salienti della protesta: dalle prime assemblee alla manifestazione degli studenti trentini, dall’occupazione della Facoltà di Sociologia alla grande manifestazione di Roma. Cercando di essere un po’ osservatori e un po’ partecipi, questo breve montato – un work in progress – mostrerà parte della vita del movimento, tra privato e pubblico, impegno e disimpegno, cercando di cogliere le emozioni e i pensieri di una parte di una generazione di studenti.

Giovedì 27 novembre 2007

ore 20.00, Cinema San Marco, Via S.Bernardino 8, Trento

il passaggio

Evento speciale

60′ / 2007

PIETRO MARCELLO

Il passaggio della linea

Un ‘viaggio’ lungo l’Italia cadenzato dal ritmo dei treni espressi a lunga percorrenza, da tempo abbandonati ad un destino di lento degrado, che attraversano la penisola da sud a nord e viceversa, in un percorso che va dalla notte al mattino. Una carrellata di paesaggi, architetture, volti, dialetti e voci, vite che si mescolano in un corpo unico a bordo dei treni. All’interno degli scompartimenti spogli si intrecciano le vite di passeggeri che spesso parlano lingue diverse e portano con sé storie lontane. Si tratta per lo più di pendolari in viaggio verso il nord, giovani, stranieri, impiegati in lavori precari, abituati a percorrere lunghe distanze utilizzando il più modesto ed accessibile fra i mezzi di trasporto. Fuori, oltre i finestrini sporchi e appannati, si susseguono paesaggi a volte dolorosamente segnati dall’intervento dell’uomo, a volte intatti nella loro prepotente bellezza.

Santonicola

Premiazione opere vincitrici

GAGLIANONE_2

Retrospettiva 

10′ / 1994

3′ / 2007

35′ / 1997

30′ / 2005

DANIELE GAGLIANONE

L’orecchio ferito del piccolo comandante

Autunno 1943. Un bambino accompagna la madre da un gruppo di partigiani; per gioco, è da questi nominato comandante. il bambino si allontana per un attimo; il suo ritorno sarà tragico.

Ghastly Tale

Quale risonanza possono avere le immagini della città che si incontrano strada facendo in una giornata qualsiasi nell’animo di un essere umano sopravvissuto ad un’esperienza sull’orlo dell’indicibile? Ispirato a “I sommersi e salvati” di Primo Levi e all’epigrafe tratta da S. T. Coleridge scelta dall’autore ad apertura del suo libro.

Luoghi inagibili

Un palazzo della vecchia Torino destinato ad essere ristrutturato e quindi “cancellato”. Le persone e le cose che sopravvivono ancora in quei due cortili sono dei superstiti di un naufragio lento e inesorabile, un mondo che si sta allontanando per sempre.

Non si deve morire per vivere

La storia dell’IPCA è anche una storia di riscatto e dignità. Ci sono esseri umani che ad un certo punto decidono di caricarsi sulle spalle un fardello che non appartiene solo a loro; non lo fanno per tornaconto personale ma perché è giusto e basta. Se ce ne fossero di più, il nostro sarebbe un mondo diverso.