Evento speciale
60′ / 2007
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PIETRO MARCELLO
Il passaggio della linea
Un ‘viaggio’ lungo l’Italia cadenzato dal ritmo dei treni espressi a lunga percorrenza, da tempo abbandonati ad un destino di lento degrado, che attraversano la penisola da sud a nord e viceversa, in un percorso che va dalla notte al mattino. Una carrellata di paesaggi, architetture, volti, dialetti e voci, vite che si mescolano in un corpo unico a bordo dei treni. All’interno degli scompartimenti spogli si intrecciano le vite di passeggeri che spesso parlano lingue diverse e portano con sé storie lontane. Si tratta per lo più di pendolari in viaggio verso il nord, giovani, stranieri, impiegati in lavori precari, abituati a percorrere lunghe distanze utilizzando il più modesto ed accessibile fra i mezzi di trasporto. Fuori, oltre i finestrini sporchi e appannati, si susseguono paesaggi a volte dolorosamente segnati dall’intervento dell’uomo, a volte intatti nella loro prepotente bellezza.
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Retrospettiva
10′ / 1994
3′ / 2007
35′ / 1997
30′ / 2005
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DANIELE GAGLIANONE
L’orecchio ferito del piccolo comandante
Autunno 1943. Un bambino accompagna la madre da un gruppo di partigiani; per gioco, è da questi nominato comandante. il bambino si allontana per un attimo; il suo ritorno sarà tragico.
Ghastly Tale
Quale risonanza possono avere le immagini della città che si incontrano strada facendo in una giornata qualsiasi nell’animo di un essere umano sopravvissuto ad un’esperienza sull’orlo dell’indicibile? Ispirato a “I sommersi e salvati” di Primo Levi e all’epigrafe tratta da S. T. Coleridge scelta dall’autore ad apertura del suo libro.
Luoghi inagibili
Un palazzo della vecchia Torino destinato ad essere ristrutturato e quindi “cancellato”. Le persone e le cose che sopravvivono ancora in quei due cortili sono dei superstiti di un naufragio lento e inesorabile, un mondo che si sta allontanando per sempre.
Non si deve morire per vivere
La storia dell’IPCA è anche una storia di riscatto e dignità. Ci sono esseri umani che ad un certo punto decidono di caricarsi sulle spalle un fardello che non appartiene solo a loro; non lo fanno per tornaconto personale ma perché è giusto e basta. Se ce ne fossero di più, il nostro sarebbe un mondo diverso.
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