Jonathan Caouette – Tarnation

Jonathan Caouette con Tarnation porta al Sundance e a Cannes un film che, fino alla post-produzione, gli era costato poco più di 200 €. “Cinema zero” in tutta la sua libertà dirompente, è da una parte un video-diario intimo e totalmente autonomo, dall’altra è un mosaico di materiali video di provenienza diversi (di periodi sparsi nell’arco di 20 anni, realizzati con strumenti vari), assemblati con un programma di montaggio gratuito e di uso comune.


Tarnation (2004, 91′)

 

trailer

Autoritratto, video-diario, cronaca di una malattia: Caouette filma da quando aveva 11 anni, con tutti i mezzi a propria disposizione, la sua vita e quella della sua famiglia. Un’infanzia e un’adolescenza complicate, la schizofrenia della madre e i trattamenti di elettro-shock a cui è sottoposta, ma anche le aspirazioni e le paure di un adolescente prima e di un giovane uomo poi, il rapporto con la propria omosessualità, è tutto parte di uno straordinario diario personale, che vuole esorcizzare il dolore attraverso il racconto, il gioco, l’esposizione davanti al pubblico. La realtà travagliata dell’autore è comunque sempre raccontata con coraggio e con uno sguardo che, benché carico di dolore, non rinuncia mai ad essere personale e a osare sul piano visivo.

L’autore

Jonathan Caouette

Jonathan Caouette realizza film da quando aveva 8 anni. Tra i cortometraggi ricordiamo The Ankle Slasher (1987), The Techniques and Sciences of Eva (1988), Pig Nymph (1990), The Hospital (2001), e Fame (2002). Come attore ha recitato in ruoli minori in piccoli film, in pubblicità e in spot di MTV. Con Tarnation, suo primo film, ottiene uno straordinario successo di pubblico e critica. In seguito realizza All Tomorrow’s Parties (2009),sull’omonimo about festival musicale, il cortometraggio sperimentale All Flowers in Time (2010) e il documentario Walk Away Renee (2011), una sorta di prosecuzione del racconto sul proprio rapporto con la madre.

 

 

Proiezioni FCZ2018:
Tarnation | venerdì 30.11, ore 18