La verifica incerta

Gianfranco Baruchello e Alberto Grifi, ispirati da Marcel Duchamp e sostenuti da artisti del calibro di Man Ray, Max Ernst e John Cage, sono stati protagonisti di una delle più efficaci fusioni tra cinema e arte contemporanea. Con La verifica incerta compiono un’operazione dadaista sul cinema americano di consumo, dimostrando le potenzialità dell’agire sulle immagini per alterarne il senso attraverso il montaggio. Una pietra miliare del found footage cinema, oltre che il padre del mai abbastanza celebrato Blob.

La verifica incerta (1964, 35′)

 

La distruzione e la ricontestualizzazione dissacrante di 150 mila metri di pellicola, cioè di 47 film di consumo degli anni Cinquanta e Sessanta (per lo più cinemascope commerciale americano), acquistati come rifiuti destinati al macero e ri-montati in un sottoscala.

“Attraverso questi slittamenti di montaggio, facevamo emergere le pulsioni che quei film rimuovevano: la temutissima omosessualità maschile di quegli eroi muscolosi, virili e maccartisti, allevati a latte e bistecche; i nipoti dei pionieri che avevano ripulito l’America dai pellerossa e che avevano a loro volta “salvato” la Corea dai comunisti e il mondo dai giapponesi con le bombe di Hiroshima e Nagasaki… […] dal momento che gli spettatori, nel buio dei cinema e della loro vita, rimettono in circolazione nei loro cuori inariditi le bugìe del cinema di cartapesta, perché non c’è più separazione tra platea e schermo, e da tutti e due i fronti si raccontano le stesse bugìe, lo spettacolo è totale”. (Alberto Grifi)

Gli autori

Gianfranco Baruchello

Artista, nato a Livorno il 24 agosto 1924. Conseguita la laurea in matematica, dalla fine degli anni Cinquanta si dedica alla pittura. Negli anni ’60 comincia a sperimentare con altri media e, dopo La verifica incerta, realizza altri film come Costretto a scomparire (1968), Norme per gli olocausti (1969), La dégringolade (1970).

 

Alberto Grifi

Nato a Roma il 29 Maggio del 1938 in un’officina dove suo padre costruiva truke e macchine da presa speciali, Alberto Grifi è considerato tra i primissimi autori di quello che fu chiamato “cinema sperimentale italiano”. Pittore, regista, cameraman, fonico, attore, fotografo pubblicitario di aereoplani, autore di dispositivi video-cinematografici come il “vidigrafo”. Fra i suoi film, oltre a La verifica incerta, ricordiamo Transfert per kamera verso Virulentia (1966-67), Anna (1972-75), Autoritratto Auschwitz/L’occhio è per così dire l’evoluzione biologica di una lagrima (1965/68-2007).

 

Alberto-Grifi

 

Proiezioni FCZ2018:
La verifica incerta | sabato 1.12, ore 17