Mercoledì 18.11: apertura FCZ2015

21.00 |Cinema Modena, Viale S. Francesco d’Assisi 6, Trento| ingresso gratuito

 

La serata di apertura dell’ottava edizione del Festival vede la partecipazione di Franco Piavoli, uno dei maestri del cinema italiano autoprodotto. In collaborazione con la Cineteca Italiana di Milano saranno proiettati quattro cortometraggi in versione restaurata, piccoli capolavori indipendenti, realizzati con una semplice cinepresa Paillard, senza troupe e senza produzione. Con questi primi film, degli anni ’60, Piavoli dimostra una straordinaria sensibilità nel raccontare scenari quotidiani con tocchi di sorprendente poesia audiovisiva. A questa prima fase della sua opera seguiranno lungometraggi che sono ormai storia del cinema italiano: Il pianeta azzurro, Nostos – il ritorno, Voci nel tempo, Al primo soffio di vento sono titoli che hanno portato Piavoli a essere riconosciuto a livello internazionale come uno dei più importanti cineasti nel mondo dell’autoproduzione.
Le stagioni (1961, 25’)

La natura con i suoi tempi e si suoi colori, osservata da un occhio paziente e poetico, attento alla sfumature dei cambiamenti  e al lento mutare del ciclo della vita. Il celebre Il pianeta azzurro ne sarà l’ideale completamento.

Domenica sera (1962, 12’)

Con tocco delicato, l’obiettivo si posa sui riti e i movimenti di una domenica sera in campagna, intorno a una balera all’aperto dove la comunità si ritrova e si riconosce.

Emigranti (1963, 12’)

Uno struggente e al contempo delicato ritratto degli emigranti che dal sud Italia, in treno, si spostano verso la Milano del Boom economico. Volti e figure di un mondo arcaico che si presentano alle porte della metropoli moderna.

Evasi (1964, 12’)

Quale luogo può raccontare meglio di uno stadio un’intera società? Durante una partita di calcio, l’autore dirige il proprio sguardo solo al pubblico, componendo un ritratto straordinario di un rito domenicale in cui persone diverse, appartenenti a classi sociali, condizioni economiche e origini familiari differenti, si uniscono negli stessi gesti e in una comune liturgia sportiva.

Habitat [Piavoli] di Luca Ferri e Claudio Casazza (2013, 60’ / estratto di 10′)

Franco Piavoli nel suo mondo, nel suo habitat. La sua casa, i suoi oggetti e le immagini dei suoi film che si perdono tra quelle odierne. Il tempo che scorre, gli oggetti che rimangono e le persone che se ne vanno.

Filmare tutti, filmare tutto – #1 curve, a cura di Alberto Brodesco e Guido Laino

I montaggi di YouTube proposti prima delle visioni “d’autore” del festival vogliono evidenziare, per accostamento (è il lavoro del montaggio), la differenza tra sguardo e non-sguardo, tra consapevolezza e improvvisazione, tra pensiero e semplice digitazione su “REC”.

a seguire: tavola rotonda con Franco Piavoli, Luca Ferri, Alberto Brodesco, Guido Laino