55min / 2007

menzione speciale della giuria – 55°Film Festival di Locarno

miglior documentario italiano – 20° Torino Film Festival

ALINA MARAZZI

Un’ora sola ti vorrei 

Mia madre è nata nel 1938 ed è morta nel 1972, quando io avevo 7 anni. Non ho molti ricordi di lei, ma ho sempre saputo che in un armadio in casa dei miei nonni era rinchiusa tutta la memoria visiva della nostra famiglia. In questo armadio sono conservate delle scatole di vecchie pellicole, filmati girati dal padre di mia madre tra il 1926 e gli anni ’80, con una cinepresa amatoriale 16 mm. E’ solo qualche anno fa che ho avuto il coraggio di cominciare a guardare questi filmati, con grande curiosità ed emozione, soprattutto quelli segnati con una “L”, l’iniziale del nome di mia madre: Liseli. Il film è la ricostruzione della mia personale ricerca del volto di mia madre, attraverso il montaggio dei filmati girati da mio nonno. Un tentativo di ridarle vita anche solo sullo schermo, un modo per celebrarla ricordandola. Per quasi tutta la mia vita il nome di mia madre è stato ignorato, evitato, nascosto. Il suo volto anche. Ho la fortuna invece di poterla vedere muoversi, ridere, correre…. Perfino vederla nel suo primo giorno di vita! E poi vederla crescere, imparare a camminare, sposarsi, portarmi a fare un giro in barca!

A seguire, Tavola rotonda con

Gaia Giani, Produttrice

Fabrizio De Bartolomei, Autore

Alberto Brodesco, Università di Trento

Aperitivo con gli autori

Gaia Giani, produttrice

Lisa Vuerich, autrice

Tiziana Poli, autrice

Proiezione opere in concorso

Evento speciale

21′ / 1980

LES BLANK

Werner Herzog eats his shoes

“Non era mia intenzione mangiare la scarpa in pubblico, volevo mangiarla al ristorante ma mi hanno fatto cambiare idea. In qualche modo ciò ha senso perché dovrebbe incoraggiare tutti voi che volete realizzare dei film, ma avete paura di iniziare a farli perché non ne avete il coraggio. Ora potete seguire un buon esempio” – Werner Herzog

Fuori concorso / Locali

5′ / 2005

ASSOCIAZIONE SGUARDI

Feelings

Il primo cortometraggio di Michele Bellio, proposto con notevole successo nel corso della serata Sguardi, è un’«allucinata giustapposizione di immagini simboliche, in cui Bellio dimostra di aver imparato bene la lezione delle antologie surrealiste di un Buñuel e un Dalì, rappresentanti il senso del caos e dell’incomprensibilità dell’animo umano, travolte da una voce martellante fuori campo che ripete ossessivamente il nome delle principali emozioni umane» (l’Adige, 20 aprile 2006).

Fuori concorso 

60” indipendenti _ 4°concorso video on–line nell’ambito della 15a edizione Italiani Indipendenti

CORRADO BUNGARO Illuminazione

TIZIANA POLI Cipria

LUIGI PEPE Grande Jatte

Fuori concorso

12′ / 2004

menzione speciale della giuria – 8° Mestre Film Festival 2005

FABRIZIO DE BARTOLOMEI

Duetto metropolitano

Nascosta tra le maglie di una coloratissima Seoul illuminata al neon, una storia appena evocata, sussurrata con un soffio di voce e tutta fuori campo, in pieno svolgimento dietro lo schermo della quotidianità metropolitana, della capitale coreana.

Aperitivo con gli autori

Fabrizio De Bartolomei, autore

Diego Bressan, autore

ass. Sguardi, autore

Proiezione opere in concorso

evento speciale 

The Burg TV

Benvenuti a Williamsburg, Brooklyn – la dimostrazione che la “gentrification” (ovvero la trasformazione di quartieri popolari in zone residenziali di lusso) può essere davvero spassosa. Williamsburg (“the ‘burg”) è oggi il cuore pulsante dell’arte sotterranea, della musica indipendente e della moda alternativa a New York, nonché la capitale mondiale degli “hipsters” – cioè di coloro che segnano le mode e stabiliscono cosa è hip e cosa non lo è per un’intera generazione. Solo qui il figlio di un manager può odiare il capitalismo e vivere a spese dei genitori. Solo qui un ragazzo di provincia può sbattersi per fare il suonatore di sitar in metropolitana. Solo qui uno scrittore e una regista sconosciuti possono avere l’audacia di produrre una sitcom sulle loro ridicole esistenze e vederla diventare un successo su internet.

Fuori concorso / locali

25′ / 2005 

SKÖNE OKE

Weak-end

Il fine settimana dell’uomo debole dura tre giorni, in un luogo incomprensibile pieno di libri. In Freeday la voce di una hostess gli da indicazioni su norme di sicurezza che lui non saprà applicare. In Satyrday cerca di fare un solitario con carte che non intendono ubbidirgli. In Someday cerca di conversare con un suo piccolo amico che gli somiglia molto. Durante tutto il Weak-end, qualunque sia il suo umore, l’uomo debole parla con le parole che Lewis Carroll ha scritto per Alice.

Fuori concorso

4′ / 2007

LISA VUERICH

When Adam meets Eve

When Adam Meet Eve è un’animazione realizzata con la tecnica della silhouette che racconta di un uomo (silhouette bianca su fondo nero) e di una donna (silhouette nera su fondo bianco) che cercano di toccarsi e che scoprono l’impossibilità dell’incontro.

Fuori concorso

3′ / 2007

DIEGO BRESSAN / OFFICINE AUDIOVISIVE

Kelly

uno kelly karl tutto minuscolo coppia aperta tutto minuscolo vicenza tutto minuscolo cerca kelly karl tutto minuscolo coppia aperta tutto minuscolo trento tutto minuscolo due non discreti tutto minuscolo non riservati tutto minuscolo non educati tutto minuscolo tre appartamento tutto minuscolo

Fuori concorso

28′ / 2005

menzione speciale della giuria – Genova Film Festival 2006

FABRIZIO DE BARTOLOMEI

Ger to ger. Dalla città alla steppa

Un viaggio nella steppa mongola, grazie all’ospitalità delle famiglie nomadi nelle caratteristiche abitazioni chiamate ‘Ger’, e attraverso il contrasto tra la tecnologia che riflette dal mondo esterno e le difficoltà di un territorio abitato da pastori alla ricerca di un’identità e di un futuro.

Proiezione e premiazione dei film selezionati

Festa di chiusura