Trento, teatro Sanbàpolis, via della Malpensada 82
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Giovedì 18 novembre
20.45 | Epicentro (2020), di Hubert Sauper
Un ritratto immersivo, coinvolgente ed empatico, di Cuba e della sua popolazione, fra lo svanire dell’utopia e l’ostinata resistenza al declino. Nella retrospettiva su Sauper si parte dalla tappa più recente…
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Venerdì 19 novembre
18.00 | Darwin’s Nightmare (2004), di Hubert Sauper
Come parlare dei danni della globalizzazione attraverso un esempio di lampante e metaforica chiarezza: i danni dell’introduzione del pesce persico nel Lago Vittoria visti dalla prospettiva delle comunità locali in Tanzania. Il film candidato all’Oscar che ha fatto conoscere Sauper a livello internazionale.
20.00 | Spunti e spuntini
Incontro e confronto, con cibo e bevande: una pausa senza smettere di chiacchierare del cinema e del mondo.
20.45 | FCZ2021: Opere in concorso
Primo blocco delle opere del concorso internazionale (film entro i 20′ di durata): le persone in sala votano per il premio del pubblico.
| SguardoZERO 2021: Opere in concorso
Primo blocco delle opere di under 30 in concorso, co-prodotte dal FCZ: il pubblico in sala sceglie i due finalisti.
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Sabato 20 novembre
15.00 | Araya (1959), di Margot Benacerraf
Un piccolo film documentario degli anni ’50, girato da una mini-troupe di due persone e diretto da una regista donna. Un classico nascosto di “cinema zero”, che parla di un remota isola venezuelana la cui comunità locale sopravvive grazie all’economia del mare.
16.30 | FCZ2021 extra: focus pandemia
Quanti piccoli film, intimi e spesso solitari, sono stati girati nel mondo durante i confinamenti dovuti alla pandemia? Il FCZ ha scelto i migliori iscritti al concorso di quest’anno e Adcom ne premierà uno.
18.00 | Un chant d’amour (1950), di Jean Genet
Un capolavoro di “cinema zero” realizzato dal genio inclassificabile di Genet: si parla ancora di confinamento e isolamento, ma in questo caso l’ambiente è carcerario e la dimensione è metaforica.
18.30 | Il n’y aura plus de nuit (2020), di Éléonore Weber
L’immancabile appuntamento con i film di found footage in questo caso prende una piega davvero sorprendente: l’autrice francese lavora infatti esclusivamente con materiali girati in ambito militare in Iraq, Siria e Afghanistan e propone una potentissima riflessione sull’atto di vedere.
20.00 | Spunti e spuntini
Incontro e confronto, con cibo e bevande: una pausa senza smettere di chiacchierare del cinema e del mondo.
20.45 | FCZ2021: Opere in concorso
Secondo blocco delle opere del concorso internazionale (film entro i 20′ di durata): le persone in sala votano per il premio del pubblico.
| SguardoZERO 2021: Opere in concorso
Secondo blocco delle opere di under 30 in concorso, co-prodotte dal FCZ: il pubblico in sala sceglie i due finalisti.
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Domenica 21 novembre
15.00 | FCZ2021 extra: focus animazione
Ogni anno al concorso del FCZ vengono iscritte decine di opere di animazione: è il momento di dare spazio a queste esperienze di vero e proprio artigianato cinematografico. Programma adatto ai bambini.
16.30 | On the Road With Emil (1993), di Hubert Sauper
Viaggio alle origini del cinema di Hubert Sauper, impegnato a seguire nella sua nativa Austria un piccolo circo diretto e condotto dall’affascinante figura di Emil.
17.00 | Born in Flames (1983), di Lizzie Borden
Un film anarco-punk femminista nella forma di un finto documentario ambientato in una dimensione distopica (che tanto assomiglia agli USA degli anni ’80): serve aggiungere altro? Sì, la visionaria messa in scena dell’esplosione delle Twin Towers.
18.30| SguardoZERO 2021: Finale
Il pubblico in sala vota le 4 opere finaliste e assegna i premi in palio.
19.15 | Premiazioni FCZ2021 e SguardoZERO 2021
Proclamazione e proiezione dei film vincitori dei diversi premi dei tre concorsi della quattordicesima edizione del FCZ.
20.00 | Spunti e spuntini
Incontro e confronto, con cibo e bevande: una pausa senza smettere di chiacchierare del cinema e del mondo.
20.45 | We Come As Friends (2014), di Hubert Sauper
Che cosa è stato il colonialismo? E cosa resta sul campo in quella fase che si definisce post-coloniale ma che piuttosto sembra solo aver trasformato le forme della conquista e dell’oppressione? In un’impresa che non esitiamo a definire herzoghiana, Sauper vola a bordo di un piccolo aereo per le zone dimenticate dell’Africa raccontandoci ciò che vede in maniera magistrale.
a seguire | Hubert Sauper al FCZ2021
Alla conclusione del film, Guido Laino e Alberto Brodesco dialogano con Hubert Sauper in video-conferenza dal vivo.
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